Così nasce l’avventura YUU.
Un dialogo incessante durato quattro anni per costruire non un oggetto ma un universo. Per incrociare due reti: quella della 100X100 Design e della sua conoscenza del mondo del design con quella di Toton&Co con i suoi creativi, architetti e ingegneri.
In comune i due condividono la stessa visione del design. Insieme intraprendono due strade: la prima, quella in cui il valore del design è dato dall’unicità dell’oggetto, «la pièce unique»; la seconda, in cui il valore è quello che ognuno può investire nel proprio oggetto per renderlo unico, «la pièce personalisée».
Entrambe le strade pongono al centro l’uomo, il suo desiderio e la sua creatività. YUU non è più "oggetto", ma "strumento" di design. YUU è bello per quello che può divenire, straordinario per quello che ognuno potrà realizzare. L’universo YUU trasforma il consumatore in creativo, gli offre la possibilità di essere protagonista della costruzione del suo abitare. Il mondo YUU sovverte il gioco dei ruoli, la stessa persona può essere autore di YUU, fabricarne le applicazioni, venderlo. YUU con panieri di foglie di banana a Rio, con mensole di quercia a Liverpool o con otri di ceramica a Safi, poiché il mondo è globale solo nelle comunicazioni ma deve essere locale nella fabbricazione del proprio ambiente di vita.
L’universo YUU magnifica questa dualità: facilita gli scambi, rende visibile la creatività della sua comunità, testimonia della più piccola delle esperienze d’abitare che ognuno di noi può fare là dov’è. Il sogno è quello di fondere creatività e mercato, di iniziare a disegnare un modello di mondo che fonda la sua economia sulla creatività dell’uomo e la sua capacità di vivere in comunità. Un mondo in cui ognuno dà valore alla vita degli altri.